La violenza di genere è una ferita sociale che attraversa i corpi e le coscienze, un fenomeno che, per essere davvero arginato, necessita di formazione, rete e consapevolezza. Con questo spirito nasce l’evento “La violenza di genere lascia ferite, non identità: dall’educazione alla prevenzione”, una giornata di approfondimento e confronto promossa dall’ARNAS Garibaldi di Catania, in collaborazione con istituzioni, scuole e associazioni del territorio.

L’obiettivo è ambizioso ma concreto: prevenire la violenza contro le donne attraverso la formazione di professionisti capaci di riconoscere i segnali di abuso, intervenire in modo efficace nelle situazioni di emergenza e costruire, insieme, una rete di supporto solida e coordinata.

Formare per prevenire

Il progetto mira a sviluppare competenze operative e relazionali nei diversi attori del sistema — sanitari, assistenti sociali, psicologi, operatori territoriali e membri delle associazioni — per affrontare la violenza di genere sia nella sua fase preventiva che di gestione attiva.
Gli obiettivi specifici comprendono la valutazione del rischio di vittimizzazione, il coordinamento tra istituzioni, la protezione concreta delle donne e il sostegno nella riaffermazione dei propri diritti e bisogni.

“Prevenire significa innanzitutto educare – afferma la dott.ssa Anna Colombo, Responsabile U.O.S.D. Rischio Clinico e Referente Aziendale Codice Rosa – solo attraverso la conoscenza e la formazione possiamo riconoscere i segnali della violenza e intervenire per tempo, evitando che la paura diventi silenzio.”

Un programma ricco di voci e prospettive

La giornata si apre con i saluti istituzionali del Direttore Generale Dott. Giuseppe Giammanco, del Direttore Sanitario Dott. Mauro Sapienza, del Direttore Amministrativo Dott. Carmelo Ferrara e del Prof. Giuseppe Ettore, Direttore del Dipartimento Materno Infantile. Presenti anche rappresentanti delle istituzioni civili e scolastiche, tra cui l’On. Francesco Ciancitto, il Sindaco di Misterbianco Dott. Marco Corsaro e l’Assessora Marina Virgillito.

Il programma, coordinato dalle dott.sse Carmela Puleo e Gabriella Torrisi, affronta la violenza di genere da molteplici prospettive.
Si parte con l’intervento “Uno, Nessuno, Centomila. I Mille Volti della Violenza” della Dott.ssa Carmela Puleo, per poi analizzare lo stato delle leggi e la risposta della giustizia con la Dott.ssa Marisa Scavo, già Procuratore Aggiunto del Tribunale di Catania.
Segue l’approfondimento della Notaia Maristella Portelli su “La conoscenza come strumento di prevenzione della violenza di genere”, e quello della Dott.ssa Anna Agosta, presidente dell’Associazione Thamaia, che porta la voce delle realtà associative impegnate sul campo.

Dopo una breve pausa, spazio alla scuola con il contributo della classe VB del Liceo Classico “N. Spedalieri” di Catania, guidata dalla Prof.ssa Adottiana Cantaro, con la presentazione “Violenza di Genere: educare per riconoscerla e denunciarla”.

La sessione pomeridiana, coordinata dalle Dott.sse Colombo e Galvani, accoglie la testimonianza di Suor Rosalba La Pegna, della Casa Accoglienza “Madonna della Tenda” di Acireale, sul valore dell’ascolto e dei percorsi di libertà.
La giornata infine si conclude con la proiezione del cortometraggio “UMMI” del regista Paolo Andottea Calì e con letture di brani e poesie a cura dell’attrice Maria Barbagallo, a testimonianza di come l’arte possa diventare strumento di sensibilizzazione e riscatto.

Una rete per cambiare cultura

L’incontro non si limita a formare, ma intende rafforzare la rete di prevenzione e supporto tra le istituzioni sanitarie, le forze dell’ordine, la scuola e il mondo dell’associazionismo, in un’ottica di collaborazione concreta e continuativa.

“La violenza non è mai un fatto privato, ma una questione sociale e culturale – aggiunge la Dott.ssa Anna Colombo – ed è solo lavorando insieme che possiamo restituire alle donne la libertà e la sicurezza che meritano.”

Educare per prevenire, formare per proteggere, collaborare per cambiare: questi i cardini di un impegno che non si esaurisce in un evento, ma che vuole diventare un patto permanente tra istituzioni e cittadini, affinché nessuna ferita diventi identità.

LInk per iscrizioni: https://forms.gle/AnJUgFTfaBApWkoCA