Un delicatissimo intervento di rimozione endoscopica di un grosso calcolo che occludeva completamente il duodeno è stato eseguito con successo presso l’Unità Operativa Complessa di Gastroenterologia dell’ospedale Garibaldi-Nesima di Catania, diretta dal dott. Domenico Catarella. L’intervento, durato circa quattro ore, ha permesso di evitare alla paziente - una donna di 79 anni - un’operazione chirurgica demolitiva ad alto rischio. La paziente era giunta al pronto soccorso di Vittoria (RG) per forti coliche addominali e vomito. La TAC addominale aveva evidenziato una sindrome di Bouveret, una rara complicanza della colelitiasi, con un calcolo di 4,5 centimetri migrato nel duodeno che ne determinava l’occlusione completa, oltre a un secondo calcolo ancora presente nella colecisti. Il direttore della Chirurgia di Vittoria, dott. Piero Conti, valutata la complessità e la rischiosità di un intervento tradizionale, ha contattato il dott. Catarella del Garibaldi-Nesima, dove nel 2024 era già stato eseguito con successo un caso analogo. In sinergia con il prof. Salvatore Piro e il dott. Salvatore Lumera dell’Unità di Medicina, si è deciso per il trasferimento della paziente presso il presidio etneo. Il giorno successivo, l’équipe multidisciplinare composta da endoscopisti (Domenico Catarella, Enza D’Agostino e Carlo Petruzzellis), internisti (Salvatore Piro e Salvatore Lumera) e anestesisti (Concetta Fazzino e Giuseppe Calabrese) ha eseguito la procedura endoscopica. È stata utilizzata una tecnica combinata di litotrissia laser ad olmio - innovativamente adattata grazie all’impiego di una sonda inserita in un catetere da ERCP per garantire maggiore stabilità e ridurre i tempi - e litotrissia meccanica, che ha consentito di frammentare e rimuovere il calcolo di 45 mm dalla sede dell’ostruzione. Nei giorni successivi l’evoluzione clinica è stata positiva: la paziente ha mostrato un progressivo miglioramento fino alla completa risoluzione della sintomatologia. Dopo circa dieci giorni di ricovero, è stata dimessa in buone condizioni. “Questo risultato è il frutto di una collaborazione efficace tra strutture e professionisti di diversi ospedali," – ha dichiarato il dott. Giuseppe Giammanco, direttore generale dell’Arnas Garibaldi – "La condivisione delle competenze e l’approccio multidisciplinare rappresentano la chiave del successo. Siamo orgogliosi di un team che unisce innovazione, professionalità e spirito di squadra al servizio dei pazienti.” Il caso rappresenta un importante esempio di integrazione tra ospedali della rete regionale e di utilizzo avanzato delle tecniche endoscopiche in alternativa a procedure chirurgiche invasive, confermando il ruolo dell’Arnas Garibaldi come centro di riferimento per la gastroenterologia interventistica in Sicilia.