Delicato intervento chirurgico su una paziente di 80 anni, originaria di Bagheria in provincia di Palermo. Alla donna, affetta da un tumore raro (Recidiva di Mixofibrosarcoma), è stata praticata una “perfusione isolata d’arto in ipertemia ed in circolazione extracorporea”; un intervento che ha evitato l’amputazione e che prevede la somministrazione di due specifici farmaci antitumorali, il Melphalan e il TNF alfa, con una procedura multidisciplinare che ha coinvolto pure specialisti della casa produttrice del farmaco. L’Oncologia chirurgica dell’Arnas Garibaldi è l’unica abilitata nel Centro-Sud ed Isole ad effettuare questo tipo di intervento, insieme all’Istituto oncologico Veneto di Padova, l’Istituto nazionale tumori di Milano, l’Istituto europeo di oncologia di Milano, la Chirurgia generale dell’università di Genova. Questo tipo di trattamento viene effettuato anche ai pazienti affetti da metastasi in transit da Melanoma agli arti. La procedura, peraltro, era già stata praticata dall’Oncologia chirurgica di Nesima, ma senza l’utilizzo del TNF alfa. La paziente, con un decorso operatorio positivo è già rientrata in reparto. Ad eseguire l’operazione una equipe multidisciplinare, guidata dal chirurgo oncologo Salvatore Asero, che ha visto il supporto di Enza Mongelli della Fisica sanitaria, diretta da Ornella Marilli, e della Medicina nucleare, diretta da Cetty Fornito. Il loro intervento è stato fondamentale poiché hanno ‘costruito’ la scheda operativa per la corretta infusione del farmaco. Nell’equipe medica anche Roberto Bordonaro, capo Dipartimento oncologia, Veronica Amato(Unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione di Nesima), Cristina Pittella, Unità farmaci antitumorali, Giuseppina Fassari, Farmacia, Maurizio Valastro, Radiologia di Nesima, e tutto il team infermieristico della sala operatoria di Nesima. Preziosa, infine, una importante collaborazione con Marco Rastrelli dell’Università di Padova. “Si tratta di un risultato importante – spiega il direttore generale, Giuseppe Giammanco – che testimonia l’impegno e la competenza del nostro team sanitario e conferma l'eccellenza delle nostre procedure. Il nostro obiettivo è sempre stato, e continuerà ad essere, quello di offrire ai pazienti le cure più avanzate e innovative, evitando, quando possibile, soluzioni drastiche. La chirurgia oncologica moderna, unita a terapie specializzate, consente di ottenere risultati eccezionali, migliorando, come in questo caso, in modo significativo la qualità della vita dei pazienti. La nostra missione è e rimarrà sempre quella di coniugare l'alta specializzazione medica con una profonda umanità”.